Part of Me

sabato 12 giugno 2021
Quando avevo 17 anni iniziai a scrivere, ricordo che fu a causa di un sogno che non volevo dimenticare, dato che quando mi risvegliai mi ero rattristata perché si era interrotto, e nella mia vita solo una volta mi capitò di riaddormentarmi e riprendere un sogno, una cosa davvero rara direi.
Per non parlare di quando ho avuto una paralisi del sonno, unico caso anche quello. Ricordo perfettamente che ero sveglia, ma il corpo non rispondeva ai comandi. E vabbè, purtroppo capitano, ora sono informata per lo meno. Nel caso che ricapitasse. #maanchenograzie

Da quel sogno, scaturì un racconto perché volevo imprimerlo da qualche parte, avendo una pessima memoria. Poi grazie ad altre fonti di ispirazione, iniziai a costruire un mondo solo mio, e per anni scrivevo ovunque fossi, usando un mio vecchio cellulare, e con il suo programma per il pc, salvavo di volta in volta sul pc, floppy (all'epoca che fu) su chiavette, sul disco esterno... insomma, mille copie sono meglio di una. Poi smisi di scrivere per tanto tempo, avevo interrotto il mio racconto senza fine, e in questo ultimo periodo mi sono messa a rileggere tutti i capitoli. Inorridivo a tratti per il mio modo di scrivere, non per la grammatica, ma proprio per come ponevo le cose, spesso ripetute, altre invece errate quando avevo scritto tutt'altro righe o capitoli prima.
Ma fa parte di me, in qualunque modo sono migliorata con l'esperienza, e spero di avere la voglia di trascrivere correggendo capitolo dopo capitolo quel racconto tanto importante per me. Ne ho scritti altri, diversi, brevi, medio-lunghi, lunghi, e spesso incompleti; quello primario è chilometrico, sono... 108 capitoli, dovevo iniziare il 109, ma mi bloccai a causa del malfunzionamento dello schermo di quel cellulare, però, non sapevo nemmeno più come proseguirlo, ma non è mia intenzione abbandonarlo.
Eppure in questi giorni sono tornata a rimuginarci su... la scrittura inoltre da ora in poi proseguirà dallo smartphone, più semplice trasferire i file.

Non soltanto la scrittura mi aiuta. Da sempre ho cercato di disegnare un mio personaggio originale... ora, col tablet o con lo smartphone (in sostituzione di blocchetto e matita) utilizzo un programma di disegno, e di tanto in tanto mi metto a scarabocchiare, a volte mi riesce qualcosa, e quindi cerco di portarlo avanti e concludere il disegno, dato che la colorazione non è mai stata il mio forte, ho scoperto che in digitale è molto ma molto più veloce e anche semplice, bisogna solo avere accortezza per sfumature, riflessi, e sto cercando di imparare, anche se solo da autodidatta. Ma la cosa bella di disegnare tramite tablet e smart, è che come in photoshop puoi usare i livelli e quindi correggere qualsiasi errore, dividere le varie parti per livelli, così da poter far uscire qualcosa di decente. Però, il mio stile non mi soddisfa mai... non mi viene mai quello che voglio veramente... nonostante questo, anche solo abbozzare scene particolari dei miei racconti mi aiuta moltissimo, mi risolleva il morale, mi fa stare bene anche se per poco. L'immaginazione, la scrittura e il disegno sono vitali per me. Anche se è tutto segreto, non ho mai rivelato a nessuno ne cosa scrivo, ne il personaggio. Perché se dicessi a qualcuno, anche a chi mi sta molto vicino di tutto questo, sarebbe come perdere qualcosa di me, non voglio condividerli con nessuno. Questo post è solo un punto di sfogo, perché sono ispirata a raccontare una piccola parte di me...
Tornando al disegno, dal tablet sarebbe più semplice grazie al (sacro) pennino a punta, ma non lo uso quasi mai... mentre lo smart ce l'ho sempre appresso, però non ha il suo pennino, avrei solo quello universale col gommino odioso... per tanto così preferisco usare il dito e basta, anche se ingombrante più del gommino, ma puoi sempre ingrandire e correggere qualsiasi errore, sbavatura, e linea storta... diciamo che mi rimane più pratico, come per scriverci, perché se me ne sto distesa a letto, è leggero, il tablet beh, è da 10'' e decisamente pesante.
Quando finalmente a fine giornata mi metto a letto, ho l'abitudine sempre di usare lo smart per leggere i miei racconti che ho salvato su, ma ora anche di scarabocchiare. Una specie di rito, per favorire il sonno e magari un bel sogno.
Voglio riempire la mia mente solo di cose che mi fanno stare bene, anche se soltanto per poco...

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